Uscire dal burnout - Aspetti generali
Per avvicinarsi al burnout cercheremo di circoscriverne i contorni; noi
non ti presenterò profili tipici ma piuttosto ti parlerò dei meccanismi di
regolamento.
Possiamo già contare sull'immagine che ne abbiamo: il burnout è una forma di
carbonizzazione.
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Il primo ad averne parlato in questo modo è Herbert Freudenberger, psichiatra
Newyorkese, specialista nel trattamento dei tossicodipendenti che, cercando di descrivere la loro condizione
interno, userà il termine "esaurimento"; sono letteralmente "bruciati". Ha ripreso
questo termine per proprio conto, che lo riguarda nell'esercizio della sua professione, evocando il
risorse che deve distribuire per aiutarli.
Egli definisce quindi il burnout come un esaurimento delle risorse interne di un individuo,
la riduzione della sua energia, della sua vitalità, del suo interesse... Il burnout risulterebbe da a
somma di sforzi sostenuti per raggiungere un obiettivo irraggiungibile, in un quadro di
Questa definizione si applica inizialmente a tutte le professioni in cui l'aiuto, ai sensi dell'art
in una forma o nell'altra, è preponderante.
In francese, il termine originale sarebbe acédit, parola che viene dal greco, e che significa
indifferenza nata da un eccesso di fervore, che a forza di essere eccessivo diventa tiepido.
Originariamente applicato nella sfera monastica, acedit è simile a un "surriscaldamento
di fervore" che porta a creare dubbi.
Una visione più positiva dell'origine inglese ci porta alla seguente definizione: it
sarebbe una rinascita alla fine di un processo disfunzionale. Osservato in
lebbra, sarebbe uno stato derivante dalla cessazione della malattia dopo il parto, lo scoppio
dell'infezione che scompare per esaurimento e passa a qualcosa di nuovo, a
metamorfosi.
Quello che si può dire più in generale è che qualsiasi tentativo di soluzione
disfunzionale porta all'esaurimento.
Il burnout è una dipendenza dall'azione; il motore è la sensazione di onnipotenza
che dà e che "fa tanto bene" al momento ma che tanto stanca.
Questo fenomeno è ovviamente favorito oggi dai ritmi di lavoro imposti
ai dipendenti così come la pressione sui risultati.