L'invecchiamento della popolazione, l'handicap dei bambini sempre più individuato, le aziende hanno sempre più a che fare con i problemi dei propri dipendenti che sono allo stesso tempo caregiver familiari.
Ora hanno 1 badante familiare su 10 dipendenti; domani sarà 1 su 6. Queste badanti sono in media assenti 16 giorni all'anno.
Questo genera dal 30 al 40% di persone depresse, diabetiche, ipertese, più qualche altra patologia e ovviamente, oltre a questo costo sociale, un costo finanziario per le aziende colpite.
La nostra azienda interviene in questo contesto, su richiesta dei medici curanti, del lavoro o dei difensori dei diritti umani.
La nostra metodologia:
Si basa ovviamente sull'ascolto, ma non solo psicologicamente; mira a risolvere i problemi aiutando la persona colpita a trovare nuove risorse.
Effettuiamo prima una diagnosi operativa tramite telefono individuale oppure coinvolgiamo l'assistente in un gruppo di discussione, tramite web conference o audioconferenza. Queste due modalità di intervento consentono scambi con altri caregiver; sono supervisionati da professionisti.
Passi:
- identificare prima le difficoltà
- individuare le persone coinvolte
- ottenere il punto di vista del caregiver
- rilevare cosa contribuisce a mantenere il/i problema/i
- controllare che l'aiutante possa essere mobilitato
Il nostro obiettivo è arrestare i sintomi e consentire al caregiver di acquisire risorse migliori, ad esempio assicurandosi che non continuino a minimizzare il problema.
Ecco perché chiamiamo questo approccio ecologico.
Gli diamo quindi le chiavi del giusto atteggiamento da adottare:
- cosa fare
- in che forma lo diremo
- E come
Il nostro intervento è sempre neutrale, esterno, anonimo e benevolo.
L'azienda riceve una sintesi se è sponsor dell'intervento.